Mariano è un piccolo paesino che all’inizio del 1900 fa parte dell’Impero austroungarico, in quel territorio vicino al confine del Regno d’Italia, chiamato Litorale Austriaco o Küstenland. La vita del paese viene sconvolta improvvisamente il 31 luglio del 1914 quando da Vienna venne emanato l’ordine della mobilitazione generale che prevedeva l’arruolamento degli uomini abili e di età compresa tra 19 a quarantanove anni. Di li a poco questi uomini raggiunsero le stazioni ferroviarie di Cormons e Sagrado per raggiungere i propri comandi reggimentali ed in seguito raggiungere i vari fronti aperti nel conflitto che avrebbe successivamente assunto proporzioni mondiali.
I d’intorni su Google Maps
Dal “Eco del Litorale “ del 7 agosto 1914 si legge: “Da Mariano partì un gran numero di Soldati ed alcuni volontari per difendere la Patria ed obbedire al nostro Augustissimo Imperatore. Le famiglie sono afflitte da un lato e dall’altro sono confortate che i nostri mariti, figli e padri sono partiti per difendere la Patria….”
Molti di loro non ritornarono più a casa e lasciarono la loro vita in Serbia e sui Carpazi.
La situazione cambiò nuovamente e bruscamente nel maggio del 1915, quando l’Italia dichiarò guerra all’Impero austroungarico, e il paese venne invaso e occupato dalle truppe dell’esercito italiano.
Il fronte era a pochi chilometri dal piccolo paese, sulle coline carsiche al di là del fiume Isonzo. Mariano divenne a breve, sede di comandi di reggimenti, luogo di riposo per le truppe, depositi di approvvigionamenti e materiali e naturalmente di ospedali per i feriti, che giungevano dalle vicine prime linee carsiche.
A Mariano la Grande Guerra ha lasciato una profonda e indelebile ferita, che ha coinvolto la popolazione e l’assetto stesso della fisionomia del paese. Un evento drammatico causato da una sciagurata decisione da parte del comando italiano di ammassare una colonna di munizioni in un centro abitato, addirittura in mezzo alle case, nonostante le proteste degli abitanti rimasti nel paese. Ne conseguì che il 24 giugno del 1915, un colpo di artiglieria molto probabilmente sparato dal Carso fece saltare in aria tutto il rione, distruggendo 23 case e recando danni ad altrettante abitazioni, causando la morte di 21 civili e 9 soldati appartenenti al 3° Reggimento Artiglieria da Fortezza.
Mariano, rovine dello scoppio carri di munizioni
Mariano, distruzioni dello scoppio carri munizioni
Mariano, effetti della distruzione
Articolo su esplosione a Mariano su rivista La Guerra italiana
Gli ospedali da campo e le unità sanitarie che operarono a Mariano erano:
Ospedale da campo 031 da 100 posti letto, stanziato presso le scuole in villa Boselli, che restò a Mariano dal 1915 al 1917. Ospedaletti da campo 91, 060, 190 e 191 per brevi periodi. Con le Compagnie di Sanità nr 4 (Piacenza), 3 (Milano), 5 (Verona), 6 (Bologna), 7 (Ancona), 12 (Palermo) e le Sezioni Sanità nr 40, 41, 45, 46, 62 e 33, con reparti someggiati nr 140, 141. 107, 207 e 245 e reparti carreggiati 7, 46 e 62, che si susseguirono durante il 1915, 1916 e 1917.
Dal diario del cappellano reggente di Corona, Don Giuseppe Cecutti: “19 maggio 1916. Un aeroplano nemico lascò cadere una bomba di 90kg su una casa di Moraro di tre piani e solida e arrivò fino a piano terra. In questa casa dormivano un plotone di allievi ufficiali: 8 rimasero morti, 15 feriti furono portati a Corona alla 29° Sezione Sanità e di lì all’ospedale 031 a Mariano. Di questi, 3 morirono a Mariano, dei 3 rimasti a Corona un sergente Maggiore certo Carletti Massimiliano col cranio spaccato, al quale impartì l’assoluzione e l’estrema unzione, un caporale ferito al petto certo La Lette, confessato e confortato dall’estrema unzione e benedizione papale ed un altro allievo.”
Mariano era con Versa di Romans, il paese dove si recava a riposo dai turni in prima linea del fronte di San Martino e del monte San Michele, la Brigata di fanteria Brescia. Brigata a cui apparteneva uno di più importanti poeti italiani del 1900, Giuseppe Ungaretti. Ungaretti scrisse a Mariano molte poesie tra cui:
“Il Porto Sepolto”, “Fase”, “Silenzio”, “Peso”, “Dannazione”, “Risvegli”, “Destino” e forse la più conosciuta “Fratelli” scritta il 15 luglio 1916.
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell’aria spasimante
involontaria rivolta
Dell’uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli
“Risvegli“ è invece stata scritta a Mariano il 29 giugno del 1916, giorno dell’attacco dei gas a San Martino e sul monte San Michele. Per pura fortuna Ungaretti con la sua compagnia era ritornato due giorni prima a Mariano per preparare per l’arrivo del suo reggimento a riposo. Destino volle che invece il suo reggimento venne decimato dai gas all’alba del 29 giugno del 1916.
Ogni mio momento
io l’ho vissuto
un’altra volta
in un’epoca fonda
fuori di me
Sono lontano colla mia memoria
dietro a quelle vite perse
Mi desto in un bagno
di care cose consuete
sorpreso
e raddolcito
Rincorro le nuvole
che si sciolgono dolcemente
cogli occhi attenti
e mi rammento
di qualche amico
morto
Ma Dio cos’è?
E la creatura
atterrita
sbarra gli occhi
e accoglie
gocciole di stelle
e la pianura muta
E si sente
riavere
Negli archivi del Comune di Mariano sono presenti alcuni documenti interessanti con un elenco di 290 deceduti e sepolti presso il cimitero del paese, di cui 21 sconosciuti, un elenco delle salme dei militari traslati alla fine del conflitto nei comuni di residenza e quelle traslate al cimitero di Redipuglia e Fogliano, con la piantina del cimitero e l’ubicazione delle tombe dei soldati caduti.
Domenica 11 agosto 1935, le 244 salme italiane e le 4 salme dei soldati austroungarici esumate dal Cimitero di Mariano iniziarono il loro ultimo viaggio verso il Cimitero degli Invitti della III Armata sul colle S. Elia e di Fogliano.
Elenco caduti e sepolti a Mariano
Il cimitero di Mariano 2 novembre 1916
Pianta del cimitero di Mariano con l'ubicazione delle tombe dei caduti durante la Grande Guerra
(Fonte: Archivio Storico Comune di Mariano del Friuli busta 165)
Trasferimento salme dal cimitero di Mariano
Trasferimento salme dal cimitero di Mariano
Negli archivi della parrocchia di Mariano non sono presenti atti di morte riferiti a deceduti negli ospedali militari di Mariano, unica eccezione per un soldato ungherese di cui ho scritto in seguito.
Nel cimitero di Mariano oggi è ancora presente un'unica tomba, la tomba del Tenente Oreste Tarozzi di Alberto, del 1° reggimento d’artiglieria italiana, morto il 30 maggio 1916, sepolto nella tomba numero 203.
Posizione della sepoltura di Oreste Tarozzi, che corrisponde all'attuale posizione nel cimitero di oggi
La lapide del tenente Oreste Tarozzi nel cimitero di Mariano oggi
Il nominativo di Oreste Tarozzi sull'elenco dei sepolti a Mariano
Nell’ospedale militare 031 di Mariano vennero portati anche numerosi soldati austroungarici feriti in combattimento sul campo di battaglia del vicino Carso, alcuni di loro persero la vita e furono sepolti nel cimitero civile di Mariano, successivamente furono trasportati al cimitero militare austroungarico di Fogliano.
Qui di seguito l’elenco dei deceduti austroungarici negli ospedali di Mariano:
1) Uros Petrov, 4° reggimento Honvéd, nato nel 1872 morto il 13.8.16 ospedale da campo 031 Mariano. Fonte dati: El. Cad. s. cam. M.d.G. n° d’ordine 213, U. pag. 5.
Riesumato a Mariano e sepolto a Fogliano tomba 1690, fila XII riquadro C, progressivo 11618. Fonte dati: Registri Sacrari Onor Caduti.
Registro Sezione staccata C.O.S.C.G. Udine, cimitero civile di Mariano, cognome e nome: Petrov Ugos, grado: Caporale, Corpo: 4 Honved, Num. Tomba 126.
2) Kurz Iohann, sepolto a Fogliano tomba 1771, fila XIII riquadro C. progressivo. 11144, riesumato da Mariano. Fonte dati: Registri Sacrari Onor Caduti.
Registro Sezione staccata C.O.S.C.G. Udine, cimitero civile di Mariano, cognome e nome: Kurz Johan, grado: Soldato, Corpo: ----, Num. Tomba 134.
3) Setzel Laul, sepolto a Fogliano tomba 1718, fila XIII riquadro C. progressivo. 11916, riesumato da Mariano. Fonte dati: Registri Sacrari Onor Caduti.
Registro Sezione staccata C.O.S.C.G. Udine, cimitero civile di Mariano, cognome e nome: Setzel Laul, grado: ----, Corpo: Honved, Num. Tomba 143.
Ietzel Laszlo sold 1 Honved, nato nel 1897 a Budapest morto il 15.8.16 ospedale da campo 031 Mariano. Fonte dati: El. Cad. s. cam. M.d.G. n° d’ordine 703, I. pag. 15.
Tetzel László. Fonte dati: Archivio Museo di Storia Militare Budapest, file number. KEHI/467-1/2020
4) Vano Paul, sepolto a Fogliano tomba 1691, fila XII riquadro C. progressivo. 12225, riesumato da Mariano. Fonte dati: Registri Sacrari Onor Caduti.
Registro Sezione staccata C.O.S.C.G. Udine, cimitero civile di Mariano, cognome e nome: Vano Pal, grado: Soldato, Corpo: 1 Honved, Num. Tomba 127.
Vano Pál, nato a Budapest, morto il 10 agosto 1916 all’ospedale da campo 031 di Mariano. Fonte dati: Archivio Museo di Storia Militare Budapest, file number. KEHI/467-1/2020
5) Ruszkó János, m. kir. 313. honvéd gyalogezred parancsnokság, morto il 5 novembre 1918 e sepolto il 5 novembre a Mariano, numero progressivo in liber defunctorum 9, eseguito estrema unzione. Morto per rottura delle braccia e del cranio da automobile. Atto registrato dal sacerdote Giuseppe Cecutti amministratore Parrocchia. Atto di morte n 9/1918 pagina 19, Liber Defunctorum Mariano.
Della morte di Ruszko Janos, viene riportato quanto segue nel libro storico della parrocchia di Mariano: In questi giorni avvenne la disastrosa e precipitosa ritirata dell’esercito austro-ungarico che aveva portato il terrore e la desolazione nelle terre del bello, buono e laborioso Friuli italiano. Per fortuna qui non si ebbero a lamentare disordini di sorte: pernottarono un reggimento di Cszechi; - e poi uno di ungheresi. Riguardo agli ungheresi merita menzionato questo fatto: un povero soldato certo Ruszko Janos, m. Kir 313 Honvéd gyalogerves parancsnokság, il giorno 5 novembre 1918, caduto sotto un autocarro, (gli furono rotte le braccia e spaccato il cranio) fu portato dietro la sacrestia del cimitero della S.S. Trinità e lì lasciato agonizzante come una bestia. Chiamato d’urgenza diedi l’estrema unzione. Morto poche ore dopo, venne seppellito la sera stessa nel cimitero stesso della S.S. Trinità. - Finalmente il 7 finirono di passare e si videro le pattuglie italiane da tutti desiderate e acclamate. Fonte dati: Libro Storico di Mariano (Chiesa Parrocchiale) dall’anno 1915 al 1921.
La chiesetta di S. Trinità oggi
Il vecchio cimitero sul retro della chiesetta di S. Trinità oggi
Alcune lapidi sul muro del vecchio cimitero presso la chiesetta di S. Trinità oggi
Il vecchio cimitero sul retro della chiesetta di S. Trinità oggi
Il cimitero della chiesetta di S, Trinità è stato dismesso nei decenni successivi alla sepoltura di Ruszko Janos, le salme sono probabilmente state traslate all’ossario del cimitero di Mariano, negli archivi del comune e della parrocchia non risultano atti di traslazione del corpo del soldato presso altri luoghi di sepoltura.
Sicuramente quando venne sepolto Ruszko Janos, il cimitero non era utilizzato per le sepolture del tempo, in quanto era già in funzione il cimitero civile, che attualmente è presente al margine del paese.
Non si esclude che il soldato Ruszko Janos possa essere ancora sepolto nello stesso cimitero o traslato nell’ossario del cimitero attuale di Mariano del Friuli, con le altre salme presenti quando il cimitero venne dismesso.
Si ringrazia particolarmente don Michele Tomasin, parroco di Mariano del Friuli, per la sua grande disponibilità, il Comune di Mariano del Friuli per la documentazione messa a disposizione, Fulvio Filiput e il HM Hadtörténeti Intézet és Múzeum di Budapest.