Il museo si trova a San Martino del Carso nel comune di Sagrado, in via Zona Sacra, in provincia di Gorizia: Il museo e allestito all'interno della sede dell’associazione "Gruppo Speleologico Carsico", ed è gestito volontariamente dai soci. E' stato inaugurato il 30 giugno 2007 come mostra permanente intitolata "Ricordi della Grande Guerra a San Martino del Carso".
Nel museo sono esposti numerosi ed interessanti reperti risalenti al periodo della Prima Guerra Mondiale recuperati nelle caverne e trincee del territorio circostante e restaurati dai soci e amici dell'associazione con l'intento di non lasciare deperire il ricordo della storia di questi luoghi, teatri della Grande Guerra.
L'esterno del museo
Infatti, nelle grotte e caverne di guerra, come sul terreno e nelle numerose trincee presenti sul Carso Goriziano si trovano ancora oggi oggetti utilizzati dai soldati degli eserciti belligeranti che si contendevano questi territori durante la Grande Guerra.
L'interno del museo
Questo patrimonio storico merita sicuramente di essere conosciuto e valorizzato. L’esposizione all'interno del museo, raccoglie oggetti personali e di uso quotidiano dei soldati: cartoline, medaglie, accendini, occhiali, monete, anelli, bracciali e tagliacarte in rame costruiti artigianalmente con le corone di forzamento delle granate, piatti posate, bicchieri, bottiglie, gavette e borracce, lampade, attrezzi utilizzati per tagliare i reticolati come pinze e cesoie, pali e sostegni per i reticolati, elmetti, daghe e baionette, armi da fuoco, bombe a mano e da fucile, proiettili di artiglieria leggera e pesante fino ai 420 millimetri di calibro che sono i proiettili più grandi sparati durante la grande guerra di cui sono presenti qui, pur essendo molto rari, ben due pezzi, attrezzi per scavare trincee e caverne e scudi di protezione da trincea, ed altro ancora.
L'interno del museo
L'associazione ha svolto e svolge attualmente la propria attività sul territorio del Carso Goriziano, si occupa di studio e di ricerche speleologiche in cavità naturali ed artificiali e di tutto ciò che riguarda l'ambiente carsico e la sua storia, in particolar modo la storia della Prima Guerra Mondiale; si occupa pure del recupero e restauro delle testimonianze della Prima Guerra Mondiale sul Carso Goriziano adiacente al territorio di San Martino del Carso, del Monte San Michele e del Plateau di Doberdò.
Il Gruppo Speleologico Carsico venne fondato nell’anno 1988, ma già agli inizi degli anni ’70 alcuni ragazzi di San Martino del Carso iniziarono a scoprire ed esplorare le grotte del Carso Goriziano.
Trovato l'ingersso di una grotta
La discesa nella grotta
L’attività principale dell’associazione ha sempre riguardato la scoperta ed il rilevamento di nuove cavità naturali presenti sul Carso Goriziano (che a tutt’oggi ha portato alla scoperta di oltre 100 grotte), ma anche la salvaguardia degli ambienti ipogei e della natura in generale.
L'interno della grotta
Oltre all’attività speleologica, alcuni soci svolgono delle ricerche sulla Prima Guerra Mondiale; allo scopo si è formata all’interno dell’associazione la "Sezione Ricerche Storiche", per riscoprire e valorizzare nuovi siti storici risalenti al quel periodo.
Vengono pure esplorate le caverne artificiali scavate dai soldati italiani e austro-ungarici durante la Prima Guerra Mondiale (ve ne sono molte sul Carso) e, quando possibile, dopo un attento esame, se ne propone il ripristino e la valorizzazione.
Così è stato fatto nell’anno 1996 con la ricostruzione del portale del Schonburgtunnel (che costituisce l’ingresso di una caverna adibita a sede di comando dell’esercito austro-ungarico), e nell’anno 2009 con il monumento dedicato alla Brigata Brescia sulla cima 4 del monte San Michele (per ricordare soldati italiani, come il poeta Giuseppe Ungaretti che proprio qui scrisse la poesia "San Martino del Carso").
Il monumento alla brigata Brescia nel 1917
La ricostruzione del monumento alla brigata Brescia nel 2009
Entrambi i manufatti sono situati nella zona Sacra del Monte San Michele e sono stati ricostruiti fedelmente con i materiali originali crollati e rinvenuti sul posto, permettendo così che il patrimonio e la memoria storica rimangano ancora presenti. Sulla ricostruzione del Portale del Schonburgtunnel verrà proposto un articolo a parte.
Il portale del Schonburgtunnel nel 1916
Il portale del Schonburgtunnel ricostruito nel 1996
Oggi, con l'aiuto delle disposizioni della Legge 7/03/2001, n. 78, possiamo salvaguardare e valorizzare questa categoria di beni culturali evitando che tale patrimonio di memoria storica vada irrimediabilmente perduto.
Per questo è importante l'associazionismo che riunisce appassionati e ricercatori per sviluppare dei progetti d'intervento e conservazione dei reperti; infatti, le associazioni vengono riconosciute dalla "Legge sulla tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale" come soggetti autorizzati per questi interventi che caratterizzano il loro territorio.
Il museo è destinato alle scolaresche, ai turisti appassionati delle vicende della Grande Guerra e a tutti coloro che si interessano di storia, per far conoscere la storia con uno strumento didattico alternativo ai libri, e per dare visivamente un'identità al territorio carsico che ha visto tante battaglie. E' questa una iniziativa che ben si colloca in un paese che ha vissuto, forse più di altri, gli eventi della Grande Guerra con la distruzione totale delle sue case.
Il paese distrutto nel 1916
Oggi l'Associazione gestisce volontariamente l’apertura al pubblico del Museo della Grande Guerra di S. Martino del Carso, aperto il sabato e la domenica dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00 e negli altri giorni su richiesta per gruppi o per chiunque ne facesse richiesta. L'associazione si occupa inoltre di curare il terreno adiacente a vari manufatti presenti sul territorio come il monumento al 4° reggimento Honved, le incisioni su pietre del 46° reggimento di fanteria di Szeged e la "trincea delle frasche".
Il monumento del 4° reggimento Honved nel 1918
Il masso con le iscrizioni del 46° reggimento di Szeged
L'altro masso con le iscrizioni del 46° reggimento di Szeged
La galleria della trincea delle frasche
Numerosi sono gli incontri interculturali e di ricerca che da anni l’associazione svolge con diverse delegazioni di cittadini e associazioni sia italiane che ungheresi per l’approfondimento della storia della Prima Guerra Mondiale del territorio, con visite e ricerche dei siti adiacienti.
Numerosi studiosi sia italiani che ungheresi si sono avvicinati al nostro gruppo, tanto da diventare una parte importante per lo sviluppo delle varie iniziative.
Nel 2008 un gruppo di studiosi ungheresi che stava effettuando delle ricerche nella nostra zona è venuto a visitare il nostro museo. Di questo gruppo facevano parte Pintér Tamás, Ròzsafi János, Stencinger Norbert ed il colonnello Görög István. Da subito i loro interessi e la comune passione hanno fatto in modo che nascesse una grande amicizia e che nel tempo diventassimo uno dei punti di riferimento in questa parte di fronte per i loro viaggi organizzati e le loro ricerche.
Con i nostri amici alll'interno della caverna "maggiore Diendorfer" accanto al museo di San Martino del Carso
Negli anni a seguire la collaborazione fra la nostra associazione e questo gruppo di ricercatori ha creato numerose occasioni di incontro e ci ha dato la possibilità di contattare varie associazioni magiare con cui creare dei comuni progetti di recupero sul territorio. Grazie a loro la nostra associazione ha potuto incontrare varie autorità ungheresi presso il museo di San Martino del Carso ed in territorio ungherese a Szekezervar, Adony, Budapest e Szeged con le quali abbiamo intrapreso dei nuovi importanti progetti di collaborazione per il futuro.
Al museo di Székesfehérvàr con il colonnello Istvàn Gorog e l'amica Dora
Al parco di Pákozd
Museo Móra Ferenc di Szeged
Con la comunità di Adony
Budapest, cimitero militare italiano
Delegazione ungherese al museo di San Martino del Carso
Con gli amici del "Nagy Háború Blog"
All'interno del museo si trova un pannello fotografico realizzato da alcune associazioni ungheresi come riconoscimento della comune collaborazione.
Il ministro della difesa ungherese Dr. Csaba Hende davanti alla tabella donata dalle associazioni amiche ungheresi
L'associazione si occupa anche di accompagnare scolaresche per far conoscere il terrirorio e raccontare gli eventi che si sono svolti in questi luoghi.
Gruppo di studenti delle scuole medie in visita ai luoghi della grande guerra accompagnati da guide in costumi d'epoca
Gruppo di studenti delle scuole medie in visita ai luoghi della grande guerra accompagnati da guide in divise d'epoca
Scolaresche durante l'inaugurazione del monumento alla brigata Brescia, inverno 2009
Per informazioni
www.museosanmartinodelcarso.it
(Facebook: Ricordi della Grande Guerra a San Martino del Carso)
email g.simonit@alice.it
cuba96@libero.it
Autore: Gianfranco Simonit